saro breve!(bella questa!)..no sul serio..ci provo
premessa sulla mia identità (risp a Sistren)
guarda che sono anonimo per modo di dire..ma non mi iscrivo...e neanche firmo quello che scrivo, per il semplice motivo che sono solo pensieri e in quanto tali non hanno proprietari...
possono essere presi, tritati, insultati, accettati (in parte o totalmente), fatti propri o ripudiati..
cmq c'è chi sa chi sono e mi basta questo..quindi basta che chiedi alla persona giusta..per informazione, non tutti i commenti anonimi nel blog sono miei, uno o due sono di qualcun'altro..tipo sull'mtvday, ne ho messi2 e ne appaiono di+...
e cmq se qualcuno avesse fatto attenzione...il mio nome è già stato usato nel blog..cercate, non è difficile...come vedi, non è un segreto!!
cmq sia...che brutto termine prolisso!!figa, sono dovuto andare a controllare nel dizionario!!quante cose che si pox imparare...
per favore..evitate di chiedere il sesso...ho usato verbi al maschile cazzo!!e non fatevi venire dubbi per il fatto che il mio nome finisce con la A, ok?
ma non capisco una cosa...perchè insistere per un nome?i nomi servono solo per riconoscere e distinguere cose o persone tra loro..qua ci sono solo pensieri..ora che sai un nome, cosa cambia?
niente credo, non hai nulla in mano, se non il fatto che puoi (inconsciamente, sia chiaro...ma non sempre) valutare le mie parole non per il loro significato ma per chi le ha dette..
per esempio, lo stesso discorso fatto da uno che ci prova con te e ti piace ha inevitabilmente un effetto diverso dello stesso discorso pronunciato da una persona per niente attraente.
"le parole d'amore sono sempre le stesse, prendono il sapore delle labbra da cui escono"..non è mia, è di Maupassant (oh, è pure tra i bigliettini dei baci perugina!!)
il concetto per me è lo stesso e valido se uno toglie d'amore dalla frase generalizzando il tutto..questo ripeto a livello inconscio..
senza contare che poi se tutti fossero anonimi, probabilmente ci sarebbe più libertà nell'esprimersi, nel senso che tutti se ne sbatterebbero della propria reputazione e direbbero quello che pensano con meno paranoie..anche se può portare inevibabilmente ad una perdita di responsabilità di ciò che uno afferma..
non credo sia il mio caso, anche perchè non mi conoscete e non perdo nulla..e il mio nome non è un segreto.
e se vuoi, dall'ora e dalla data della mia risposta, puoi tranquillamente dedurre che non sono di ferrara. (se non sbaglio mercoledi sera è baracca)
e non sono logorroico, anzi..alla fine non parlo molto..ma alla tastiera mi faccio dei monologhi..scrivo subito quello che mi passa per la testa, non ci penso2 volte, raramente rileggo e ancor meno cancello..(oh, ma chi se lo rilegge quel papiro che ho scritto??mica sono scemo!!)e poi era un argomento troppo complesso per essere sintetici..
risp a marco
evviva evviva sono felice!!'scolta, puoi evitare di usare troppo arcaiche o comunque complicate??ho un dizionario ridotto, io!!cazzo!!che poi mi tocca guardare nel dizionari..e alle elementari non sono mai riuscito ad imparare a memoria l'alfabeto..immagina che casino..
cmq lo sò che a te non ho rotto i maroni, mi riferivo agli altri che pox essersi stancati di stò dibattito tra noi due.
la tua risposta stò giro è sensata e permette di mettere un pò d'ordine.
infatti mi pare di aver capito che la base, la linea generale se cosi si può dire delle nostre idee è la stessa..cmq vi sono discrepanze, stavolta però legittime (e per fortuna che ci sono, non sarebbe una cosa normale altrimenti,e sono certo che mi trovi d'accordo), dati da punti di vista differenti...
non posso negare all'evidenza di differenza culturale tra gli arabi e noi..ma questo potrebbe spiegare eventualmente la loro situazione interna..un pò meno quella esterna, dato che legata e pilotata da altri fattori..
a parte il fatto che il mondo arabo è in conflitto con se stesso, spaccato in due, una parte filo-occidentale e l'altra no (egitto e siria sono differenti, come palestina e istraele, eccc..)..come del resto occidente non è solo USA, ma ci sono differenze come hai detto tu...quindi generalizzare non è corretto, ma facciamolo per semplicità(altrimenti non finiamo più)
è vero, sono loro che devono cercare la loro emancipazione, devono liberarsi loro da uno stato di sottomissione...ma per quanto riguarda la relazione con l'esterno, non possiamo pretendere molto, e neppure noi gli abbiamo dato una mano...loro devono risolvere i loro problemi interni e possono farlo solo loro, senza la loro volontà non si fa molto..ma sono interni..
hai citato eventi storici, ok..non è esatto quello che dirò..ma può essere vista cosi:noi abbiamo2000anni di storia alle spalle, la loro cultura ne ha 600 in meno..beh, insomma, nel 1200 non eravamo messi benissimo..dagli tempo600anni di gap e chissà..cmq è fantasiosa come cosa
ma perchè arrivare al caso limite della fame?non è necessario, anzi..forse non è proprio la cosa migliore!!hai citato la riv russa e quella francese..hanno pretesti differenti..e conclusioni differenti...
nella riv russa era alla fame, ma non solo, si erano rotti della WWI ecc..ma cos'ha portato alla fine??instaurazione di una dittatura!in contrasto con quello che dici tu, ovvero la gente in sottomissione e alla fame s ribella e democrazia.in questo caso citato da te è successo una cosa strana sottomissione, ribellione, dittatura..e fame ancora.non è stato un gran risultato!
e non è dovuto a parer mio a questioni culturali o al sistema economico adottato, ma al semplice fatto che è stata una rivoluzione violenta, scatenata dalla rabbia e non organizzata, non tanto nella rivoluzione stessa ma in quanto nell'assenza di una pianificazione a lungo termine post-rivoluzione(ovvero:ora ci ribelliamo, poi quello che viene viene).infatti nel postrivoluzione ci sono state molteplici prese di posizione, e ha prevalso "in più forte"..tornando al punto di partenza.
quella francese è partita da presupposti diversi, e, senza farla lunga, ha ottenuto risultati diversi..anche se dopo poco..un certo napoleone..insomma, il livello è aumentato ma si sono inculati pure loro.
quindi è difficile che eventi come quelli che hai citato possano risolvere la situazione...non in un'unico "passaggio" almeno..quindi600anni..fanno comodo...
e se pensiamo a noi..certo, più emancipati...ma siamo cmq sottomessi, in una forma nuova, non dittatura, qualcosa di più velato..non e che ne siamo proprio usciti ancora..della serie:oh, non diciamogli che sono sotto dittatura..facciamogli credere che siano liberi..poi noi stiamo zitti zitti, facciamo quel cazzo che ci pare di nascosto..al max nascondiamo qualcosa per evitare di fargli mangiare la foglia..così sembra che non li costringiamo, ma loro fanno quello che vogliamo..il risultato è lo stesso, poi magari gli facciamo un pò paura..una minaccia esterna..così non pensano ai problemi interni, gli facciamo credere che hanno bisogno di noi..e ci ameranno, e non odieranno come hanno fatto con gli altri...
magari sono eccessivo..però..............e proprio come tu dici per loro, pure noi dobbiamo metterci di buona volontà..come ti chiederai, dato che hai provato a fare qualcosa ma il terreno è ostile.
lo so che ostile(è ostile pure per gli arabi, anche di più), ma intanto il solo fatto che lo sia non vuol dire lasciar perdere, anzi..come ho già detto, io penso che siamo inguaiati come non mai pure noi..e prima di incazzarci e agire senza un piano preciso, occorre comprendere meglio la nostra situazione..appunto creando uno stato di consapevolezza, ottenere informazioni aggiuntive, recuperare documenti e video nascosti che possono aiutarci a capire come siamo voltati..e soprattutto costringere alle "panze piene" a rendere conto a noi stessi.solo dopo potremo decidere come agire, non prima.
sicuramente la tua esperienza personale ha portato ad una diversa visione della cosa...e senza ombra di dubbio se mi racconti posso comprendere meglio la tua posizione..sul fatto che cambierò la mia sono più dubbioso..
quindi..le nostre differenze pox sintetizzarle in:causa della situazione attuale, tipo di problema e modo di risolverlo.
concludendo, per me il gran casino è incominciato dalla caduta del muro:infatti da un'equilibrio si è passati ad un'egemonia (degli USA), i quali, diventando l'unica superpotenza, hanno avuto i mezzi per risolvere molti problemi, ma, al posto di prendere atto di nuove responsabilità, hanno preferito sfruttare la situazione a proprio vantaggio per conservarsi lo status ottenuto. per questo ritengo l'occidente(o una gran parte di esso) più colpevole di altri.(ora vanno di moda gli arabi, ma prima andavano giapponesi, coreani, ecc..poco si parla del sud-america e gli asiatici potrebbero tornare di moda tra qualche anno)
questa volta però le nostre differenze sono chiare e lecite, solo punti di vista differenti che portano a differenti soluzioni, ma per raggiungere lo stesso scopo. nessuno può dire qual'è la strada migliore se non il tempo, e nulla toglie che entrambe non possano portare allo stesso risultato finale.
cazzarola ho esagerato pure stavolta...oh, chi non si è addormentato è bravo!!
a proposito..di cosa avevi detto che ero la dimostrazione vivente?